Non è rimasto quasi nulla di Baruch Spinoza, a parte la sua opera filosofica. Sappiamo poco della sua vita, degli affetti e delle cose di cui era circondato. Come se davvero fosse riuscito a mettere in pratica il suo proposito di dedicarsi solo all'essenziale, all'eterno e all'infinito. D'altronde non ci si potrebbe aspettare altro da un pensatore convinto che tutto ciò che possiamo sperimentare nella nostra esistenza sia solo passeggero, quasi una perdita di tempo, una distrazione che ci allontana dalla verità. Eppure anche Spinoza, l'inafferrabile tornitore di lenti tutto dedito allo studio di Dio e della natura immutabile dell'essere, è stato un uomo in carne e ossa, turbato da gioie e dolori, segnato da persone e oggetti, tormentato da pulsioni corporee e sensuali. Di qui le domande incalzanti con cui, in una conversazione immaginaria, Goce Smilevski cerca di ristabilire il legame tra mondo interiore ed esteriore, tra pensiero ed eventi: dalla morte prematura della madre, alla delusione per l'abbandono degli studi, alla cacciata da Amsterdam dopo la "scomunica" della comunità ebraica, all'attrazione per la sua insegnante di latino, la giovanissima Clara Maria, e a quella per il suo allievo, Joan Casearius, agli incontri con alchimisti, religiosi e cabalisti che nell'epoca dell'Inquisizione si muovevano sul pericoloso crinale tra fede e scienza.
Autore:
smilevski goce
Editore:
guanda
ISBN:
9788823503489
Numero di tomi:
1
Numero di pagine:
191
Anno di pubblicazione: 2014